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Cessione del Quinto e Protestati: Ecco Come Avere Facilmente un Prestito!

Può capitare di affrontare determinati momenti di difficoltà economica e di avere dei problemi finanziari.

Di conseguenza, taluno può essere segnalato come un cattivo pagatore o come protestato.

Il cattivo pagatore è un debitore che è stato segnalato alla Centrale Rischi (gestita da Banca d’Italia), una lista che contiene ogni informazione su un debitore che non abbia adempiuto il debito.

La lista in questione serve agli istituti di credito per valutare la storia creditizia di un soggetto e decidere se effettuare o meno prestiti allo stesso. 

Nelle liste si rimane iscritti per un periodo variabile, dai 12 ai 36 mesi circa, a seconda anche della gravità dell’inadempimento. 

Il protestato, invece, si trova in una posizione ancora più grave rispetto al cattivo pagatore.

Protestato infatti è colui che è stato segnalato ed inserito d’ufficio nel Registro Informatico dei protestati alla Camera di Commercio, sulla base di insolvenze e pignoramenti gravi e ripetuti. 

Questo periodo può essere abbastanza difficile per la reputazione di un ‘protestato’. 

Logicamente, in genere le banche e gli istituti di credito si fanno abbastanza riguardo a concedere prestiti a persone che hanno una storia di indebitamento senza lieto fine e ai cattivi pagatori e protestati, in quanto si ritiene che questi soggetti espongano la banca ad un elevato rischio di insolvenza.

Tuttavia non ogni speranza è perduta, in quanto esistono delle soluzioni che possono permettere anche ai protestati di accedere a somme limitate di credito per i loro progetti.

Stiamo parlando della Cessione del Quinto ai Protestati

La Cessione del Quinto è l’unica forma di credito al consumo che non richiede in fase di istruttoria nessuna interrogazione che ricerchi protesti a carico del richiedente. 

Questo perché in un certo senso la banca “è al sicuro”, in quanto non spetta al debitore dover rimborsare le singole rate – con il rischio che egli non lo faccia – ma tale somma viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro, e quindi c’è una maggiore certezza di solvibilità.

Infatti il dipendente non potrà venir meno al rimborso della rata semplicemente perché quest’ultimo non viene effettuato da lui, quindi è superflua ogni analisi della sua situazione creditizia e della sua solvibilità. 

Questo particolare modello di rimborso permette anche a protestati e cattivi pagatori di poter accedere al finanziamento della cessione del quinto

Cessione del Quinto e protestati: in cosa consiste

La cessione del quinto consiste in un prestito personale e non finalizzato, che permette al protestato di richiedere fino a 60mila euro a tasso fisso. 

La cessione del quinto quindi è una forma di prestito aperta a lavoratori pubblici, privati e pensionati

I requisiti per poter accedere a questo prestito non finalizzato sono quelli di avere un lavoro a tempo indeterminato, oppure di avere una pensione o un lavoro a tempo determinato (sempre che il finanziamento si concluda entro la data di termine del contratto). 

Per quanto concerne la rata, quest’ultima non supera un quinto dello stipendio: appunto per questo si chiama “cessione del quinto”. 

Il prelievo del quinto viene effettuato direttamente dal datore di lavoro che trattiene il 20% dello stipendio per versarlo alla banca o istituto di credito con il quale si ha concluso il contratto. 

Il datore di lavoro dovrà confermare il contratto, previa firma di una delega da parte del dipendente col quale quest’ultimo autorizza il datore di lavoro a trattenere la somma dallo stipendio. 

In generale, per i protestati ed i cattivi pagatori che hanno un contratto a tempo indeterminato, la durata della cessione del quinto è dai due ai dieci anni.

Invece per i protestati ed i cattivi pagatori con contratto a tempo determinato, la durata del finanziamento è solo inferiore o uguale alla durata del contratto di lavoro. 

Per concludere, per i protestati e cattivi pagatori in pensione, la durata è fino a 10 anni con interessi che salgono man mano aumenta l’età. 

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Le garanzie per la Cessione del Quinto ai protestati

Ovviamente nessuna banca o istituto di credito farebbe mai un danno a sé stessa o si esporre a situazioni potenzialmente pericolose.

Per cui anche nel caso della Cessione del Quinto ai protestati è necessario presentare alcune garanzie. 

Innanzitutto si parla della polizza assicurativa (che è obbligatoria).

Si tratta di una tutela per la banca in caso di morte del soggetto o di perdita del lavoro da parte del dipendente. 

Non solo.

Se il dipendente e cattivo pagatore è una persona privata, la banca o finanziaria possono anche chiedere (a discrezione, perché la legge nulla dice a riguardo) un numero minimo di dipendenti impiegati nell’azienda (di solito 15 o 16 minimo), l’appartenenza dell’azienda ad una forma societaria particolare, ed infine l’esistenza di un capitale sociale di un certo livello. 

Non finisce qui: nella cessione del quinto ai protestati un’altra importante garanzia per la banca è rappresentata dal TFR, o trattamento di fine rapporto, accumulato nella vita del protestato.

Tanto più il TFR è alto, tanto più la banca si sentirà sicura perché in caso di inadempimento esiste una somma liquida sulla quale potersi rivalere con certezza. 

Requisiti e documenti per la cessione del quinto a protestati

Come abbiamo accennato poco prima, i requisiti per la cessione del quinto ai protestati e cattivi pagatori è il seguente: 

  • avere un contratto a tempo indeterminato;
  • avere un contratto a tempo determinato purché la durata del finanziamento non superi quella del contratto;
  • avere una pensione. 

Vediamo adesso qual è la documentazione da presentare per poter ottenere la cessione del quinto da protestati e cattivi pagatori

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Non c’è bisogno, innanzitutto, di un garante o di garanzie, se non quelle che abbiamo viste prima; c’è bisogno solo della documentazione che attesti che si abbia un lavoro.

Quindi:

  • stato di servizio e/o dichiarazione della busta paga con contratto; 
  • ultima busta paga, oppure in alternativa ultimo cedolino della pensione;
  • documento d’identità valido. 

Estinzione anticipata della cessione del quinto per protestati 

Ricordiamo comunque che è possibile, anche per coloro che siano stati segnalati come cattivi pagatori o siano protestati, estinguere in anticipo la cessione del quinto.

Queste sono le condizioni perché ciò avvenga: 

  • Versamento del capitale residuo intero, nei tempi di scadenza stabiliti;
  • versamento della penale per l’estinzione anticipata, che è pari all’1% della somma dovuta. 

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